Agatha
La transazione
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Riccardo La Cognata
La transazione
Vito Pennisi è un giovane PM, che a differenza di molti suoi colleghi,
è decisamente refrattario alle luci della ribalta. Anzi, la sua tranquillità è
inversamente proporzionale all’impegno lavorativo e lui stesso è vagamente
convinto di essere un cialtrone. Si occupa per lo più di falsi in bilancio ed
evasioni fiscali, rifuggendo il più possibile i clamori delle grandi inchieste per
corruzione o criminalità organizzata.
Alla soglia dei suoi quarant’anni, mentre si prepara a passare un tranquillo
fine settimana di inizio estate al mare, solo e lontano dalla calca della Capitale,
scopre che una sua inchiesta è in realtà il perno di una vicenda criminosa
complessa e pericolosa, popolata di prelati e uomini di stato corrotti, faccendieri
senza scrupoli e pirati della finanza, tutti inquadrati sullo sfondo di un patto
scellerato tra stato e anti-stato, che deve rinnovarsi perché continui a rimanere
com’era.
Pennisi scopre di essere il granello di sabbia nell’ingranaggio che si muove
dietro le quinte del palcoscenico dove lui recita il ruolo di uomo d’ordine, e per
sfuggire al mirino di un sicario implacabile dovrà scegliere se piegarsi ai poteri
oscuri abbandonandosi al cialtronismo assoluto, o ribellarsi e diventare un
piccolo “eroe borghese”.
Con l’esempio dell’eroismo quotidiano dei suoi angeli custodi e l’aiuto
esterno della Dea Bendata, impersonata da un’affascinante quanto priva di
scrupoli avvocatessa creola, Pennisi alla fine fa la cosa giusta. Ma a modo suo,
ovviamente.
Riccardo La Cognata è siciliano di Ragusa. Da quasi trenta (ne ha
49) fa base a Roma dove esercita da avvocato in modo eclettico
e poco routinario. Siccome nemo profeta in patria, lavora
prevalentemente all’estero e per lo più nel mondo dello sport.
Così, per lavoro (ma anche per diletto) viaggia come una trottola
per tutto il globo, prediligendo l’Asia e il Medio Oriente. E se non
deve arrivarci in aereo o treno, preferisce la vela o la moto, e a
volte entrambi i mezzi (non contemporaneamente). Insieme ad
altri quattro irrequieti, ha fondato un motoclub per dedicarsi
al turismo in motocicletta. Nel prossimo viaggio (c’è sempre un “prossimo
viaggio”), vorrebbe arrivare dall’Italia alla Cina attraverso tutta l’Asia, passando
per il Pamir e il deserto del Takamaklan.
La Transazione è la prima di altre fantasie messa nero su bianco.