La rilettura più attenta di una vecchia lettera, che i suoi genitori hanno custodito gelosamente dagli anni della Resistenza, e il confronto tra la storia accennata in quelle righe e gli echi di racconti familiari sopravvissuti nella memoria, e ora di nuovo setacciati, per coglierne anche il tono delle voci narranti, pongono domande inedite sulla Scelta che i suoi fecero allora, quando la Storia decise di piombargli addosso nella loro casa di campagna. Per provare a intendere almeno un po’ quella Scelta, nella impossibilità oramai di chiederlo a loro, e nell’assenza totale di altri documenti scritti, non resta che immaginarne il contesto, il mondo e il vento che gli ruotava attorno. E questo si può fare: ricostruire, grazie agli storici che le hanno studiate quelle esperienze, e in- terpretandole continuano a confrontarsi, in un discorso che ancora è aperto. Ci sono le relazioni dei protagonisti di quel periodo, i documenti, le testimonianze raccolte, e anche i romanzi scaturiti da quelle esperienze. E poi i luoghi, da tornare a visitare. Così quel mondo, che da disattenti ci appare lontano, sorpassato, magari retorico, o povero o grigio, lentamente si rianima, fa cose, si popola di persone che s’incontrano, parlano, esorcizzano angosce, scelgono, e con ingenua consapevolezza rischiano. Non possono fare diversamente e non si sottraggono, nel quadro complesso di quei dieci mesi che fu la Resistenza nella nostra regione, e nel quadro ancor più ampio del paese e della seconda guerra mondiale.
 
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