Detti memorabili della donna marchigiana


La serva di tutti

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Detti memorabili della donna marchigiana

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Descrizione

“La serva di tutti. Detti memorabili della donna marchigiana” nasce dalla campionatura di
formule modulari appena percettibili nella cantilena del lessico familiare, ma che poi si
imponevano all’attenzione, venendo ripetute una, due, ... n volte, con piccole variazioni
nei conversari marchigiani a cui l’autore ha partecipato sin dall’infanzia.
Come i landmarks, la cappellina del Crocifisso, o il Metauro che, in passeggiata, ti segnalano
il superamento di un confine, queste frasi fisse, nell’eloquio di molti monumenti
viventi marchigiani, tra cui tante vecchie zie di famiglia, facevano intravvedere un carattere
femminile particolare, dai comportamenti ben precisi, replicabili e replicati con
successo, che si definiva anche nella contrapposizione con il tipo maschile, nella più
tradizionale battaglia dei sessi.
Intuíto che sotto poteva esserci un idealtipo, responsabile di tanti corto-circuiti familiari
e psicologici, come di potenti slanci e di grandi opere al bianco, parte il progetto di
ricerca: anni di osservazione etno-antropologica e psicologica, condotta anche nascostamente,
per raccogliere, documentare e distillare da quella fraseologia ripetuta e quindi
corale, la visione del mondo che tale linguaggio sottende.
Che il parlarsi l’un l’altro, nasconda trappole anche molto lambiccate è cosa arcinota, ma
qui si trattava di partire dalle ripetizioni scavate nel linguaggio come terra natia – come
lo chiama Heidegger – per leggere in controluce valori e modi di interazione familiare
e di clan, divenuti automatici. Questi, proprio perché troppo vicini, ci sfuggono e ci
catturano in dinamiche e coazioni che non ci appartengono, o in schemi usuranti come
la colpa e l’espiazione, il sacrificio, l’altruismo dichiarato ma poco agito, il perdono con
la memoria lunga e il rinfaccio facile, ma anche l’entusiasmo per i sogni impossibili
e per i cicli di fatiche erculee da celebrare con opportuni fasti. Sperando che questo
“rovesciare le macchine” ossia svelare il trucco inchiodando ciascuno alla sua hidden
agenda, serva anche da spunto personalizzabile per fare un passo avanti nella complessa
arte di vivere sereni.
15,00
Francesco Trombetta La serva di tutti
Francesco Trombetta non si vergogna di ammettere che ritiene e spera di appartenere a
buon diritto alla desueta ma un tempo nobilissima categoria dei poligrafi (che per fortuna
nulla ha a che vedere con la ben più recente e tuttavia già usurata classe dei tuttologi).
Le sue produzioni scrittorie, a supporto di tale tesi sono, per citar le principali: “La villa
Ercolani Mastai de Bellegarde alle Grazie di Senigallia. Censimento Iconografico della Decorazione”
pubblicato presso Parva Licet nel 1999, e “Il Glossario dell’Auto-organizzazione:
economia, società e territorio” uscito per i bei tipi di Donzelli nel 2004. Ma molto ancora si
nasconde nei cassetti ...
Immagine di copertina di Flavio Naspetti

Scheda Tecnica
Autore
Francesco Trombetta
Pagine
217
ISBN
9788899342685
Lingua
Italiano
Lo trovi in
Autore

Francesco Trombetta non si vergogna di ammettere che ritiene e spera di appartenere a buon diritto alla desueta ma un tempo nobilissima categoria dei poligrafi (che per fortuna nulla ha a che vedere con la ben più recente e tuttavia già usurata classe dei tuttologi).

Le sue produzioni scrittorie, a supporto di tale tesi sono, per citar le principali: “La villa Ercolani Mastai de Bellegarde alle Grazie di Senigallia. Censimento Iconografico della Decorazione” pubblicato presso Parva Licet nel 1999, e “Il Glossario dell’Auto-organizzazione: economia, società e territorio” uscito per i bei tipi di Donzelli nel 2004. Ma molto ancora si nasconde nei cassetti ...

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